Non una, ma ben due prime volte per Naval Interior in questa metà del 2023: la nostra prima realizzazione per un cantiere tedesco e la prima commissione dal colosso giapponese NYK. Due nuove occasioni prestigiose per mettere alla prova, con successo, il nostro know how di General Contractor e artigiani del legno.
La prima volta non si dimentica mai. Ed è accompagnata sempre da una grande emozione. Come quella che abbiamo provato qui, a Naval Interior, appena ricevuta la nuova commissione di NYK, acronimo di Nippon Yusen Kabushiki Kaisha, una delle più antiche e importanti società di navigazione del mondo che fa parte del Gruppo Mitsubishi e ha la sede principale in Giappone.
La nostra formula turnkey per la giapponese NYK
Per la giapponese NYK stiamo contribuendo, come General Contractor, alla realizzazione di ambienti per la nave Asuka III che sarà costruita nel cantiere navale tedesco Meyer Werft. La nave da crociera si posiziona nella fascia di alta gamma dell’armatrice giapponese, avrà una stazza lorda di oltre 50 mila tonnellate e una capacità di 744 passeggeri. La consegna è prevista nel 2025 e nei nostri uffici si sta già lavorando al progetto turnkey per il Ristorante Four Season, il Mariner’s Club e poi Casinò e Retail.
Debutto a Papenburg, Germania
La nostra prima volta da un cantiere tedesco, per la precisione dal cantiere Meyer Werft di Papenburg. Da qui a breve salperà la Silver Nova di Silversea Cruises, la prima delle due navi in programma della classe Nova. La nave si inserisce nel cosiddetto Project Evolution della compagnia e avrà un’innovativa alimentazione ibrida grazie alla quale potrà abbattere del 40% le emissioni di gas serra per ogni doppia suite.
Per questa new building abbiamo realizzato La Terrazza Restaurant, uno dei più lussuosi ristoranti presenti sulla Silver Nova: ospiterà 216 persone in oltre 811 metri quadrati. Nei nostri laboratori sono stati forgiati gli arredi e gli allestimenti che compongono questo spettacolare ristorante circondato da finestre a tutta altezza con viste panoramiche. Una sfida che abbiamo accolto con coraggio e determinazione e con la consapevolezza che il nostro plus, l’artigianalità unita alle tecnologie 4.0, avrebbe fatto la differenza.